TRATTAMENTO
OSTEOPATICO

Terapia alternativa di assistenza
alla salute.
Può essere una soluzione semplice ed efficace a disturbi fisici.

COSA È L’OSTEOPATIA?

Attraverso una valutazione osteopatica, si individua la “disfunzione somatica”, espressione dell’alterazione dello stato di salute causato da eventi stressanti esterni o interni all’organismo, come traumi e/o patologie. Solitamente si manifesta principalmente sul sistema muscolo scheletrico con dolore o riduzione di mobilità.

L’osteopatia è un sistema di diagnosi e trattamento che pur basandosi sulle scienze fondamentali e le conoscenze mediche tradizionali (anatomia, fisiologia, etc..) non prevede l’uso di farmaci né il ricorso alla chirurgia, ma attraverso manipolazioni e manovre specifiche si dimostra efficace per la  prevenzione, valutazione ed il trattamento di disturbi che interessano non solo l’apparato neuro-muscolo-scheletrico, ma anche cranio-sacrale (legame tra il cranio, la colonna vertebrale e l’osso sacro) e viscerale (azioni sulla mobilità degli organi viscerali).

Inoltre a differenza della medicina tradizionale allopatica, che concentra i propri sforzi sulla ricerca ed eliminazione del sintomo, l’osteopatia considera il sintomo un campanello di allarme e mira all’individuazione della causa alla base della comparsa del sintomo stesso.

PERCHÈ ANDARE DALL’OSTEOPATA?

Dall’osteopata ci puoi andare per due motivi: per stare bene, o per stare meglio!

Per stare bene, si  intende dire per risolvere un problema acuto. Un mal di schiena, un dolore cervicale, una tendinite, una situazione che magari ti tormenta da anni, ma che nell’ultimo periodo si è acutizzata. In questo caso il mio trattamento di osteopatia si occupa in prima istanza di ridurre drasticamente il dolore, almeno della metà dopo la prima seduta, se non meglio! Si farà poi un lavoro sulle cause del problema, che mira nel giro di 3-4 sedute a riorganizzare il tuo corpo fino a far sparire il sintomo.

Il secondo motivo per cui puoi rivolgerti ad un osteopata è per stare meglio. Quando la tempesta è passata, quando non ci sono più forti dolori acuti che ti tormentano, ma ti rendi conto che il tuo stile di vita può portarti a situazioni di sovraccarico, ecco che l’osteopata è il professionista giusto per te.

Lo stress quotidiano, l’alimentazione scorretta, la poca attività fisica, sono condizioni che non consentono al tuo corpo di essere sempre al 100%. In questi casi l’osteopata può aiutarti a stare meglio con il trattamento manuale, ed aiutandoti a correggere il tiro su alcune abitudini che possono essere causa di problemi.

Definizioni

Dal “World Osteopathic Health Organization” (WOHO)

L’osteopatia è un sistema affermato e riconosciuto di prevenzione sanitaria che si basa sul contatto manuale per la diagnosi e per il trattamento.

Rispetta la relazione tra il corpo, la mente e lo spirito sia in salute che nella malattia: pone l’enfasi sull’integrità strutturale e funzionale del corpo e sulla tendenza intrinseca del corpo ad auto-curarsi. Il trattamento osteopatico viene visto come influenza facilitante per incoraggiare questo processo di auto-regolazione.

I dolori accusati dai pazienti risultano da una relazione reciproca tra i componenti muscolo-scheletrici e quelli viscerali di una malattia o di uno sforzo.

I NOSTRI TRATTAMENTI

Durante la gravidanza il corpo della futura mamma viene sottoposto a numerosi e significativi cambiamenti.

In questa straordinaria condizione la postura si modifica, aumentano il peso e la pressione addominale, ci sono cambiamenti ormonali che spesso modificano anche lo stato emotivo della futura mamma, possono insorgere disturbi come mal di schiena, dolori alle gambe o nausea. È molto importante che tutti questi processi di adattamento non incontrino ostacoli e procedano in maniera del tutto naturale.

Modificazioni durante la gravidanza e potenziali disturbi

Nei mesi della gravidanza il corpo materno va incontro a diversi cambiamenti strutturali che hanno lo scopo di adattare il corpo al feto in crescita, per fornirgli un ambiente il più possibile funzionale ed accogliente. Già nelle prime settimane dopo la fecondazione l’utero modifica le proprie dimensioni incrementando il volume con adattamenti strutturali che coinvolgeranno principalmente le aree dorsolombare (D12-L1) e lombosacrale (L5-S1), con adattamenti e maggiori carichi funzionali anche ad altre strutture come muscoli ileo-psoas, diaframma toracico ecc… L’accrescimento della massa uterina può anche creare compressioni verso la parete posteriore dell’addome andando a sollecitare ureteri, aorta addominale, nervi… Gi ormoni relaxina e progesterone cambiano la fisiologia corporea generando potenziali stress anatomici nel corpo della mamma: la relaxina, che inizia ad essere rilasciata attorno alla decima-dodicesima settimana di gravidanza, causa una maggiore lassità delle articolazioni sacroiliache e alla sinfisi pubica, per permettere al bacino di raggiungere una maggiore ampiezza. Quando quest’ultimo comincia ad inclinarsi in avanti aumenta anche la lordosi lombare, portando a potenziali dolori a livello lombosacrale e dolori pelvici. In seguito, quando il feto discende nel bacino aumenta la pressione sul plesso nervoso lombosacrale, con una potenziale comparsa di sciatalgia o parestesia agli arti inferiori.

Con il progredire della gravidanza questi cambiamenti hanno un profondo effetto sulla quotidianità della donna e possono perturbare la normale funzionalità di varie strutture. I maggiori cambiamenti emodinamici indotti dalla gravidanza comprendono un aumento della gittata sistemica e frequenza cardiaca, ritenzione di sodio e ritenzione idrica (aumento di progesterone), che conducono ad un aumento del volume ematico, una riduzione della resistenza vascolare sistemica e una riduzione della pressione sanguigna. Questi cambiamenti iniziano presto e raggiungono un picco nel secondo trimestre, per rimanere costanti fino al parto. La ritenzione dei liquidi causa un aumento della congestione nel corpo con gonfiori alle estremità inferiori/superiori, creando eventualmente problemi strutturali (come ad esempio sindrome del tunnel carpale).

In definitiva tutte le strutture corporee coinvolte possono andare incontro a disfunzione osteopatica*, cioè ad un’ alterato (non patologico) movimento che può perturbarne la funzione: ad esempio l’utero, che durante la gravidanza è interessato da un’infinità di movimenti, aumento di peso e volume, contrazioni, deve rimanere mobile per assolvere le sue funzioni; quest’organo ha grandi possibilità di movimento che per varie ragioni potrebbero essere perturbate e diventare fonte di dolori o fastidi. Oppure una disfunzione strutturale all’osso sacro può ripercuotersi con perturbazioni a livello delle strutture viscerali del piccolo bacino (utero, vescica, retto, ecc…), oppure su strutture del sistema nervoso autonomo, ma gli esempi potrebbero essere centinaia: tutte le strutture corporee possono creare perturbazioni sia localmente che a distanza attraverso connessioni anatomiche, neurologiche, fasciali.

Riassumendo, possiamo stilare una lista di alcuni disturbi che potrebbero insorgere in questo periodo:

  • mal di schiena, lombalgia
  • sciatalgia
  • difficoltà nella respirazione
  • problemi digestivi e bruciori di stomaco
  • reflusso gastrico
  • difficoltà nel transito intestinale e costipazione
  • dolori alle gambe
  • problemi circolatori agli arti inferiori
  • tunnel carpale
  • dolori alla cervicale
  • mal di testa
  • infezioni del tratto urinario
  • vaginite o dolore durante i rapporti sessuali

L’importanza dell’Osteopatia

In accordo con la filosofia osteopatica, l’OMT (osteopathic manipulative therapy) può venire utilizzata nei diversi stadi della gravidanza come complemento alle tradizionali cure ostetriche, per migliorare gli effetti delle disfunzioni somatiche* presenti, inclusi i sintomi in relazione al mal di schiena. In accordo con il principio osteopatico secondo il quale il corpo è dotato della capacità di auto-guarigione e auto-regolazione, l’applicazione del trattamento osteopatico (OMT) può migliorare ed ottimizzare le funzioni fisiologiche, alleviando le disfunzioni somatiche, e migliorando la qualità della vita della donna in gravidanza. I trattamenti osteopatici mirano ad assistere il naturale processo della gravidanza e della nascita aiutando il corpo ad utilizzare in maniera ottimale le proprie risorse per adattarsi durante il progresso della gravidanza. Il trattamento osteopatico nella donna in gravidanza può migliorare l’omeostasi** e la qualità della vita durante i cambiamenti fisiologici e strutturali ai quali il corpo della futura mamma va incontro durante la gravidanza. I consigli dell’Osteopata possono risultare molto utili per imparare ad usare il corpo correttamente e per alleviare possibili problemi. Se l’OMT è applicata sin dall’inizio della gravidanza fino al parto tutti i cambiamenti in atto possono essere controllati a beneficio del feto e della mamma.

L’osteopatia può aiutare ad alleviare o eliminare questi disturbi, aiutando l’organismo ad integrare al meglio delle sue possibilità i cambiamenti in atto. Il trattamento osteopatico è un dolce e rispettoso accompagnamento che asseconda le richieste del corpo permettendogli di vivere in maniera naturale i cambiamenti in atto in questo splendido periodo, fino al momento del parto. In sostanza, l’osteopatia consente un migliore adattamento dell’organismo ai cambiamenti dei tessuti del corpo e alle pressioni addominali associate alla gravidanza.

Ogni gravidanza è una storia a sé ed è sempre indispensabile un costante controllo medico e ginecologico per accertare l’assenza di patologie o controindicazioni, perciò l’Osteopata agirà sempre in sicurezza e coscienza, effettuando un’accurata anamnesi e programmando trattamenti che terranno conto di tutti quei fattori che rendono ogni individuo (in questo caso due) unico.

In termini assoluti le controindicazioni sono minime anche se esistono alcune importanti eccezioni. Per esempio non si possono trattare le gravidanze entro i 3 mesi, periodo in cui gli aborti spontanei sono più frequenti, e – allo stesso modo – non si trattano le gravidanza con patologie come il distacco di placenta. Al di là di questi disturbi, però, al compimento del terzo mese si possono trattare praticamente tutte le gravidanze”.

L’Osteopatia aiuta la preparazione al parto

Al termine della gravidanza occorre che il corpo sia preparato per attraversare al meglio il momento del parto. Compito dell’Osteopata sarà quello di assicurarsi che tutte le strutture coinvolte possano svolgere al meglio il loro compito e siano sufficientemente mobili. Nel caso in cui, per esempio, si è reduci di un trauma pelvico, si possono avere ripercussioni sulla meccanica del parto. Con il suo lavoro specifico, l’osteopata assicura la corretta mobilità articolare del bacino e dell’asse vertebrale, che può essere interrotta da traumi che si verificano nel corpo.

Recupero dopo il parto

In seguito al parto il corpo deve andare incontro ad un periodo di recupero da tutti quei cambiamenti avvenuti durante la gravidanza e durante il parto, dovendo inoltre conciliare le proprie esigenze con quelle del nuovo arrivato. Prendersi cura del piccolo significa anche forti stress alla schiena durante i momenti ordinari di cura ed allattamento, nelle posizioni mantenute a lungo, ecc… L’osteopatia può aiutare la neomamma a recuperare in maniera ottimale gli stress che il corpo ha subito durante gravidanza, travaglio e parto, con un effetto certamente positivo anche per il bimbo, alleviando i dolori e sintomi, migliorando anche l’umore della mamma.

In cosa consiste il trattamento osteopatico?

L’Osteopatia è una terapia dolce che in questo caso aiuta il corpo della donna ad assecondare i cambiamenti che avvengono durante la gravidanza. Compito dell’osteopata è anche di aiutare ad alleviare le più svariate problematiche che si presentano durante la gravidanza, donando alla futura mamma un benessere ed un equilibrio che le permetteranno di vivere questo periodo in maniera serena, accompagnandola verso un parto il più possibile naturale e privo di complicazioni. L’Osteopatia non costituisce in ogni caso nessun pericolo né per la mamma né per il feto, ma è un valido aiuto per le sofferenze che si possono incontrare: il trattamento osteopatico non deve essere interpretato come un eccesso di medicalizzazione ma come prevenzione soprattutto se si interviene fin dai primi mesi; inoltre è consigliabile che la madre ed il bambino vengano trattati anche per qualche seduta dopo il parto per un esame strutturale.

L’osteopatia in ambito sportivo è molto utile per evitare infortuni e lesioni di natura muscolare o articolareaumentare le prestazioni fisiche sportive e risolvere dolori muscolo-scheletrici.

Eseguire una valutazione osteopatica prima di iniziare uno sport o un’attività fisica consente di prevenire gli infortuni perchè una valutazione dei tessuti e della mobilità scheletrica, consente all’osteopata di individuare eventuali blocchi di tipo scheletrico e indirizzare la persona allo sport più idoneo e consigliare gli esercizi più adeguati da svolgere durante l’attività fisica.

Ad esempio le parti del corpo che vengono sottoposte a maggiori carichi di stress nei vari sport sono:

  • Il RUNNING comporta un sovraccarico muscolo scheletrico degli arti inferiori, bacino e colonna.
  • Il NUOTO prevede un grande coinvolgimento degli arti superiori con problematiche a carico soprattutto delle spalle
  • In PALESTRA bisogna prestare particolare attenzione ai pesi sollevati – esercizi non idonei o svolti in modo non corretto possono portare dei disequilibri nel nostro corpo.
  • Il CICLISMO porta a un sovraccarico della colonna dovuto al mantenimento di una posizione non naturale per lungo tempo
  • Il CALCIO comporta invece un sovraccarico della colonna, ma soprattutto del bacino e degli arti inferiori

L’osteopatia, oltre a ricoprire grandissima importanza in ambito preventivo, gioca un ruolo strategico anche in campo riabilitativo post traumatico dello sportivo. I trattamenti osteopatici, infatti, si conciliano molto bene nell’iter medico e fisioterapico per il completo recupero funzionale della persona.

L’Osteopatia è molto gentile, sicura ed efficace. Pressioni specifiche molto leggere vengono applicate ove necessario (non solo sulla testa) per stimolare la capacità intrinseca del corpo di autoguarigione e così rilasciare tensioni e stress.

Le reazioni al trattamento sono variabili, spesso il neonato o il bambino in seguito al trattamento è molto rilassato e dorme bene; altri hanno un’esplosione di energia generalmente seguita da un buon riposo notturno. Generalmente sono sufficienti pochi trattamenti anche se questo varia molto in base alla severità del problema e all’età del bambino.

I DISTURBI CHE POSSONO ESSERE TRATTATI CON L’OSTEOPATIA SONO:

  • Nei neonati: eccessiva produzione di muco; plagiocefalia, testa piatta o con una forma asimmetrica (importante agire entro i 3 mesi); difficoltà a poppare ed a nutrirsi; coliche o pianto eccessivo; reflusso Gastroesofageo e Rigurgito; iperattività del neonato.
  • Nei bambini: problemi sinusali; otiti ricorrenti; disturbi del sonno; ritardo di sviluppo psico-motorio; ritardo nella parola; problemi di apprendimento; asma; allergie; mal di testa; problemi posturali; dolori associati alla crescita; occlusioni dentali errate; scoliosi.

“Ho pensato che l’osso, osteon, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “patia” e ho ottenuto Osteopatia”. (Still, A.T. Autobiografia, 1897, p.98)

“L’osteopatia è la regola del movimento, della materia e dello spirito, dove la materia e lo spirito non possono manifestarsi senza il movimento; pertanto noi osteopati affermiamo che il movimento è l’espressione stessa della vita”. (Still, A.T., 1892)

I principi dell’osteopatia

  • Unità del corpo

    Come metodologia olistica (dal greco olos=tutto) l’osteopatia considera l’individuo nella sua globalità: ogni parte costituente la persona (psiche inclusa) è dipendente dalle altre e il corretto funzionamento di ognuna assicura quello dell’intera struttura, dunque, l’equilibrio psicofisico e il benessere.

  • Relazione tra struttura e funzione

    Un corretto equilibrio tra struttura e funzione regala al nostro corpo una sensazione di benessere. Qualora tale equilibrio venga alterato (a causa di un trauma per esempio) si parla di disfunzione osteopatica, ossia di una restrizione di mobilità e perdita di movimento in una parte del nostro corpo (ossa, muscoli, organi, etc..).

  • Autoguarigione

    In osteopatia non è il terapeuta che guarisce, ma il suo ruolo è quello favorire la capacità innata del corpo ad auto curarsi.

Le tecniche osteopatiche

  • Tecniche strutturali

    Le tecniche strutturali sono definite tali poiché ristabiliscono la mobilità della struttura ossea.

    La specificità e la rapidità della manipolazione consente il recupero della mobilità articolare.

    Hanno una forte influenza neurologica, oltre che puramente meccanica, in quanto favoriscono l’emissione di corretti impulsi dalle e alle terminazioni della parte trattata.

  • Tecniche cranio-sacrali

    Le tecniche craniali agiscono sul movimento di congruenza fra le ossa del cranio e il sacro, ristabilendone il normale “meccanismo respiratorio primario”, ossia quella combinazione di parti ossee, legamentose, muscolari, e fasciali che consentono il riequilibrio e l’armonia delle funzioni craniosacrali. Con queste tecniche si agisce in particolare sulla vitalità dell’organismo, qualità fondamentale che permette agli esseri viventi di reagire con efficacia agli eventi di disturbo provenienti dall’ambiente esterno e da quello interno.

  • Le tecniche viscerali

    I visceri si muovono in modo specifico sotto l’influenza della pressione diaframmatica. Questa dinamica viscerale può essere modificata (restrizione di mobilità) o scomparire. Applicando una tecnica specifica, l’osteopatia permette all’organo di trovare la sua fisiologia naturale ed i disordini legati alla restrizione di mobilità saranno così corretti. Inoltre esiste da un punto di vista anatomico e funzionale una relazione tra i visceri e la struttura muscolo-scheletrica; una cattiva funzione della struttura (colonna vertebrale), può influenzare uno o più visceri e viceversa. Si possono trovare, in persone che soffrono di mal di schiena, problemi di mobilità del fegato, del colon, del rene o dell’utero. Il trattamento osteopatico mira, attraverso l’addome ed il diaframma, a ristabilire una buona mobilità viscerale.

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